
Dopo aver visto scendere tantissima pioggia per tutto il sabato, compreso il tempo per le prove del percorso, ero pronto per correre la seconda prova degli Internazionali in mezzo al fango, invece grazie ad una nottata asciutta e una mattinata un po' soleggiata e con un po' di vento, il percorso era abbastanza "asciutto" e scorrevole, se si può definire così. Nonostante questo gli organizzatori si sono visti costretti ad accorciare un pelo il tracciato che comunque è rimasto bello e divertente come sempre e che, tolti un paio di tratti in cui bisognava scendere dalla bici e spingerla, si riusciva a fare completamente senza problemi.
La mia condizione sta lentamente tornando al top e dopo Nalles direi che ho fatto un altro passo in avanti perchè, dopo la prova di domenica, sono soddisfatto della mia gara anche se non ce l'ho fatta a prendere questo maledetto punto UCI.

Al quarto lap ho dato una bella accelerata e ho recuperato parecchio e, anche grazie al ritiro di qualche atleta che era davanti a me, mi sono portato a ridosso della quindicesima posizione assoluta e mi giocavo anche il podio Under. Il quinto giro più o meno sono riuscito a mantenere la stessa andatura ma purtroppo all'inizio dell'ultima tornata, un po' come sempre, la fatica ha iniziato a farsi sentire più pesantemente e quindi ho dovuto mollare e lasciare andare via il 15° posto e ho visto che anche dietro si stavano avvicinando.
Come un orologio svizzero a metà dell'ultimo giro ecco i primi sintomi di crampi, per fortuna non sono così forti da dover mollare completamente e perdere molto tempo, però quanto basta per essere scavalcato di una posizione senza neanche riuscire a difendermi.


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