Percorso molto particolare e a detta di moltissimi (la stragrande maggioranza, me compreso) non bello, anzi, assomigliava molto di più ad un tracciato di ciclocross piuttosto che ad un internazionale di mtb; tantissime curve, circa 150, un continuo zig-zag nel giardino del castello intorno agli ulivi che sembrava una gimkana dei giovanissimi e poi alcuni tratti di scalinate un pò pericolose, ma ogni gara è a sè per cui bisognava farselo andare bene. Comunque il sabato, a girarci un pò forte, era veramente duro perchè non dava un attimo di respiro e se si sbagliava anche solo una traettoria si rischiava di perdere la ruota di quello davanti e a richiudere il gap poi non era cosa facile perchè bisognava pennellare ogni singola curva.
Tutto cambia però la domenica perchè la pioggia caduta nella notte rende il terreno molto pesante e tutte quelle curve con il fango erano veramente scivolose, per cui gli organizzatori si vedono costretti ad accorciare e tagliare le parti più pericolose e molti tratti vengono cambiati. Le prime prove sul "nuovo" percorso le fanno esordienti, allievi e juniores con gare belle e combattute.
Alle ore 15 parte le nostra gara e con molta sorpresa ci viene tolto anche il giro di lancio per cui, dopo circa 300 metri, subito dentro al fettucciato del prato e immaginate voi cosa possa succedere...150 atleti imbottigliati e fermi con la bici per mano e così si iniziano a sentire grida e poi qualche furbone inizia a tagliare un pezzo di fettucciato, quelli nelle retrovie vedono e cominciano anche loro a tagliare e nel giro di pochi secondi succede il finimondo con gente che taglia 200-300 metri di percorso alla volta, fettucce per terra, non si capisce più dov'è il vero percorso e la gente ai bordi del tracciato che guarda con facce stupite questa massa di maglie colorate muoversi senza capire bene in quale direzione.
Fatto sta che si riesce a riprendere più o meno un'andatura normale, per essere una gara in cui si fa moltissimo a piedi, e mi rendo conto di essere indietrissimo (a causa dei vari tagli degli altri) infatti inizio a rimontare e sorpasso gente con pettorali sul 140 e mi chiedo come sia possibile che siano così avanti :-)
La condizione è davvero buona perchè riesco a recuperare tantissime posizioni tenendo un ritmo abbastanza elevato e piano piano mi ritrovo a ridosso dei 70, pensando che a fine primo giro passo sotto il traguardo all'incirca per 110° :-) la rimonta continua anche se il percorso non è proprio congeniale ai sorpassi, perchè molto stretto, e con tutte quelle curve sono obbligato a stare a ruota per lunghi tratti anche se la gambe mi permetterebbe di aumentare notevolmente il ritmo.
Intanto davanti Fontana, che era in testa alla gara, rompe il forcellino del cambio e deve ritirarsi e così passa a condurre il suo compagno di squadra Fumic e a circa un minuto di ritardo ci sono Ivan (capitano Giant Italia Team :-) e il sempre più forte Ghery che ormai tiene testa tranquillamente agli elite. Io a circa metà del quarto giro buco la ruota posteriore ma non si sgonfia completamente e così riesco a finire il giro; i giudici poi, poco prima dell'arrivo, mi fermano perchè stava per doppiarmi il leader e così termina la mia gara con ben due giri di anticipo, che vergogna :-) ma tutto è dovuto per colpa della partenza. Comunque concludo la mia prova 48° assoluto e 18° under23, e a pensarci bene non è neanche un brutto risultato guardando la mia posizione a fine primo giro.Posso solo pensare e sperare che le prossime gare vadano meglio siccome la gamba è davvero buona e poi quel che succederà si vedrà.
Prossimo appuntamento la Gran Fondo Celestino in Liguria e si punta a fare un bel risultato, poi la domenica dopo Montichiari.
Alle prossime
Denny
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