LUPATO BROTHERS: settembre 2010

"Cavoli è gia suonata!!!" Sono state le mie prime parole sabato mattina quando alle 4 è suonata la sveglia!!!
Mi alzo, sveglio Chiara e andiamo a fare colazione!!! Alle 5 siamo a Borgosesia a caricare l'altro Alex con le ultime borse che per miracolo riusciamo a fare stare in macchina e poi si parte direzione Toscana.... Punta Ala!!!.......
Dopo 5 ore di un lungo viaggio con il mitico doblo caricato al massimo arriviamo al campeggio dove dopo qualche porco riusciamo a piazzare le tende!!!

Mangiamo pranzo alla veloce e alle 13 ci informiamox andare a provare....
niente navette e il giro completo ci dicono che è di 5 ore!!! bene si corre senza provare!!! :-)
Decidiamo comunque di andarci a fare una pedalata prima del prologo

e ci dirigiamo verso le ps...
per fortuna troviamo alcuni ragazzi che ci dicono che se tiriamo un po riusciamo almeno a provare una ps.... e dopo una piccola tirata riusciamo almeno vedere alla veloce la ps 3!!!
Alle 15e 30 parte il prologo, una ps al buio per tutti!!!!
Gambirasio vince, io finisco 5 assoluto e 2 di categoria, Alex è 23 assoluto e 4 di categoria e ottima ps per Chiara che è 4 a 8 sec. da Elisa Canepa che è prima!!!
La domenica pero inizia il duro per noi tre perche tutti avevano provato le ps tranne noi.....
pero subito nella prima ps gran tempo per me che sono 4 assoluto e ottimo 13 per Alex!!! Chiara è 5 a poco dalle avversarie...
La seconda ps invece non va un gran che bene... io sono 9 assoluto e 3 di cat. Alex 27... Chiara ancora 5 sempre a poco dalle prime!!!
terza ed ultima speciale io sono 7 assoluto, Alex e Chiara invece pagano la stanchezza e la gara davvero molto dura... Alex è 29 assoluto e Chiara ancora 5 ma con un po piu di distacco!!!

Ottimo week end comunque.... io finisco 7 assoluto e 2 di categoria, Alex è 25 assoluto e 4 di categoria e Chiara alla sua prima gara è 5!!! Che grandi!!!
Finita la gara si tirano su le tende e si riparte con il mitico doblo stracarico e si vola verso casa aspettando la prossima gara!!!

Grazie per il week end ragazzi...
Alla prossima
Alex

Ogni avventura finisce e anche questa, la più bella dell'anno, è finita...sicuramente non bene ma non bisogna stare a pensarci troppo, anzi bisogna imparare dagli errori e cercare di migliorare sempre.

Era il mio primo Mondiale e l'emozione alla vigilia della lunga trasferta era tanta, sapevo di non poter ambire ad un risultato importantissimo perchè la condizione non era quella di marzo o inizio aprile (dove andavo veramente forte) ma comunque mi ero ripreso abbastanza dalle ultime "batoste" e la gamba girava di nuovo. La mia idea della gara era partire senza pressioni e cercare di fare il meglio possibile, magari puntando ad arrivare nei 15, addirittura esagerare e puntare alla top 10 sarebbe stato perfetto! Non è andata così...

Arrivati a Mont Sainte Anne il primo giorno, come di consuetudine, sgambata per riprendersi dal viaggio e dal jetlag e via.

Quando è ora di provare il percorso sono tutto gasato, immagino già che sia bello tecnico ma non immaginavo fosse così stupendo...il percorso più bello che abbia mai fatto!! Radici, sassi e tante tante curve, fantastic track!! :-) prima parte piuttosto lenta tutta in un single track con una curva dietro l'altra e radici ovunque, sali scendi mozzafiato e con un bel drop per condire il tutto. Si torna verso l'arrivo e qui il percorso è più veloce con pezzi nel prato che ti portano alla prima vera salita con una parte inizale molto pedalabile e verso la fine di nuovo tecnica, quando si scollina non si vede più il sentiero che scende e poi una bella sorpresa..."the rock garden"!! il pezzo più famoso del percorso, una pietraia non facile, anzi...se asciutta si fa "tranquillamente" ma se si bagna son dolori :-) naturalmente c'è la variante, "the chicken line" ma facendola si perde parecchio tempo, si torna a salire subito dopo la dh e questa è ripida con dei tornantini alla fine da spaccare le gambe, si arriva nella parte più alta del percorso con ancora un pezzo tecnico nel bosco per tuffarsi nella discesa finale abbastanza veloce ma molto bella che ti riporta finalmente all'arrivo dove ci si può riposare un attimo nel scendere dal prato.

Al secondo giro che faccio sul percorso combino il patatrac!!! cado prima di imboccare il rock garden, una caduta stupida per disattenzione, fatto sta che picchio il ginocchio senza conseguenze ma quella che più ne risente è la mia bimba, rotola in discesa e sbatte più volte sui sassoni e il telaio mi abbandona, si crepa non del tutto ma non è il massimo della sicurezza correre il Mondiale con la bici rotta e quindi grazie al mio team e a Giant Canada riesco ad averne uno nuovo 2 giorni prima della corsa.

Arrivati al fatidico giorno sono relativamente tranquillo, non ho la pressione della prima fila perchè parto indietro, mi riscaldo prima della gara con il mitico Jango e anche lui non è agitato, parliamo, ridiamo e scherziamo...very good! C'è la chiamata in griglia e gli atleti sfilano uno a uno chiamati dallo speaker con il pubblico che si esalta quando vengono chiamati i canadesi. Tutto è pronto, tutti caldi compresa la gente che a 1 minuto dal via incomincia a picchiare sui cartelloni a fianco dell'arrivo e...pum!! lo sparo e 70 junior (più o meno) assetati di sangue partono, si sentono i CLIP delle scarpe che si agganciano sui pedali e poi il rumore dei cambi che vengono messi in funzione per cercare il rapporto giusto per mettersi più avanti possibile. La mia partenza è relativamente buona, sulla prima salita recupero un pò di posizioni cecando però di non strafare perchè la gara è lunga e così all'entrata del rock garden sono circa trentesimo, davanti a tutti c'è un russo che decide di fare il tratto a piedi perchè le rocce sono umide a causa della pioggia notturna e così tutti quelli dietro sono costretti a mettere i piedi a terra, quando è il mio turno decido di rischiarla, vado dritto sulla chicken line per non scendere dalla bici e per cercare così di recuperare qualche posizione, faccio la prima curva a cannone e arrivato alla S dopo, che è lenta, entro forte, visto che l'avevo anche provata solo una volta, troppo forte e lì mi impunto, cado

rovinosamente sulle rocce a bordo pista con la faccia perchè non faccio in tempo a mettere le mani avanti e picchio forte la bocca e parte del naso. Sento solo il pubblico che fa un "woooo" e mi tocco i denti con la lingua perchè dalla botta penso di esserme rotto qualcuno e invece ci sono ancora tutti e allora non sto lì tanto a pensare, sono al Mondiale e non ho nessuna voglia di ritirarmi, mi rialzo e sento il labbro gonfiarsi come una patata e sangue che mi scende dal naso ma non mi importa, riprendo la bici e parto, sul subito la botta non fa tantissimo male e allora spingo forte per cercare di recuperare qualche posizione e ci riesco, passo sotto il traguardo e vedo i tecnici della nazionale che mi chiedono se è tutto ok e rispondo che va bene, faccio mezzo giro così e sento che perdo ancora sangue e mi si è gonfiato ancora di più. Al rifornimento mi danno uno straccio per pulirmi un pò ma non funziona tanto perchè due minuti dopo sono quasi messo peggio di prima :-) nei 2 giri dopo recupero ancora qualche posizione transitando 27, non è malissimo visto la caduta ma a metà gara le forza incominciano ad abbandonarmi, le gambe non spingono più, le braccia fanno fatica a tenere il manubrio in discesa e così scivolo velocemente indietro, perdo una posizione dietro l'altra ma stringo i denti perchè il mio primo Mondiale non voglio firmarlo con un ritiro; quando passo il pubblico fa un gran tifo e sento le persone che dicono agli amici vicini:"look at this!!" :-) allora penso di essere messo proprio male ma non importa, continuano a sorpassarmi ma tiro avanti e finalmente dopo 1 ora e 45 minuti passo sotto al traguardo nel momento in cui stanno annunciando che Van der Heijden è il nuovo campione del mondo, io nella mia testa penso a

quanto sarebbe bello essere al loro posto in quel momento ma per questa volta sono contento della mia prestazione perchè non ho mollato di testa in una situazione in cui non era facile e allora la mia sfida questa volta l'ho superata. Il Mondiale è finito, non con un bel risultato ma capitano anche queste cose nella mountain bike e allora non bisogna arrendersi perchè già esserci è stato un ottimo risultato, sono sicuro che potrò rifarmi perchè credo di nuovo in me stesso e nelle mie possibilità e allora prima o poi spero di esserci anch'io su quel podio tanto importante per tutti i biker, quel podio che regala tanta felicità e sorrisi, quel podio su cui sono puntati gli occhi di migliaia di appassionati e fotografi, quel podio che regala lacrime sia a chi ci è sopra ma anche agli amici o compagni che stanno sotto il palco, il podio del Campionato del Mondo!!